Forte della Redoute Ruinée
Un monumento con 400 anni di storia – a 2.400 m di quota, il Forte della Redoute Ruinée domina il Colle della Traversette con una passeggiata ricca di memoria e un panorama spettacolare.
Una fortezza alpina strategica
Costruito nel 1892, poco dopo l’annessione della Savoia alla Francia, il forte aveva lo scopo di difendere il territorio da eventuali incursioni italiane. Il nome “Redoute Ruinée” richiama una fortificazione precedente – il Forte Traverset, eretto nel 1630 dalla Casa Savoia e distrutto durante la Rivoluzione francese.
L’addestramento dei Chasseurs Alpins
Nel XX secolo il sito divenne campo di addestramento per i Chasseurs Alpins, truppe specializzate nella montagna. Sci, rifornimenti, sgombero della neve, missioni di sorveglianza: i soldati si preparavano qui a sopravvivere in condizioni estreme. Nei primi anni del 1900 fu persino creata una scuola militare di sci.
I combattimenti della Seconda Guerra Mondiale
Il forte fu teatro di violenti scontri: occupato dagli italiani nel 1940, ripreso dai tedeschi nel 1943 e gravemente danneggiato dall’artiglieria francese durante i combattimenti del 1944-45. Proprio questo passato movimentato impedisce oggi l’accesso all’interno.
Accesso e panorama
- Estate: accesso con la seggiovia delle Roches Noires e passeggiata facile di 40 minuti.
- Inverno: raggiungibile con sci o racchette da neve tramite la seggiovia del Fort.
Da questo belvedere naturale si apre una vista a 360° sul Colle del Piccolo San Bernardo, sulle cime circostanti e sul versante italiano del Monte Bianco. Una tavola d’orientamento e aree picnic rendono il luogo ideale per unire storia e contemplazione.
- Estate: accesso con la seggiovia delle Roches Noires e passeggiata facile di 40 minuti.
- Inverno: raggiungibile con sci o racchette da neve tramite la seggiovia del Fort.
Da questo belvedere naturale si apre una vista a 360° sul Colle del Piccolo San Bernardo, sulle cime circostanti e sul versante italiano del Monte Bianco. Una tavola d’orientamento e aree picnic rendono il luogo ideale per unire storia e contemplazione.